BL, Manhwa&KWebtoon, Manhwaga BL, Paesaggi coreani, Recensioni

Manhwa BL… gusto fantasy

"Non c’è molto materiale su cui imbastire un’introduzione, stavolta: l’articoletto che vi state accingendo a leggere, infatti, non è altro che la controparte coreana di quello, pubblicato l’anno scorso, dedicato ai 10 manga BL di genere fantasy, a mio personalissimo giudizio!, più interessanti in circolazione. Va detto, però, che, a questo giro, l’imbarazzo della scelta è stato tale da spingermi a operare una sorta di preselezione e a restringere il campo ai soli lavori ambientati in mondi fantastici o ispirati, più o meno marcatamente, a epoche passate della storia dell’Asia, dell’Europa e via discorrendo… escludendo dall’elenco, perciò, sia gli urban fantasy di gusto prevalentemente contemporaneo sia, più in generale, i manhwa in cui la componente sovrannaturale sia circoscritta a qualche accenno di reincarnazione o di abilità di preveggenza..."

BL, Drama, Recensioni

THE SIGN – qualcosa di nuovo sul fronte dei drama thailandesi

"Una storia che spiega subito allo spettatore di non avere intenzione di rifugiarsi in fantasie oniriche di sorta, determinata com’è a perseguire un realismo graffiante, spesso anche graficamente violento e sempre permeato di critica sociale."

Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

Le spade e le stregonerie del “Nightrunner” di Lynn Flewelling

"Il nome di Lynn Flewelling, associato alla fama riscossa dall’ottalogia degli anni ’90 nota come saga di Nightrunner, ha sempre costituito la ricorrenza più intrigante, quella indicata ovunque come punto di partenza privilegiato per qualsiasi esplorazione sul tema – tema in rapporto al quale molte delle odierne stelle del Fantastico LGBTQ+ avrebbero finito, più o meno consapevolmente, per seguirne le orme."

BL, Drama, Recensioni

DRAMA BL: Cina, Corea del Sud, Giappone, Taiwan e Thailandia a confronto

"Ho deciso, quindi, di lasciare da parte, per una volta, i miei pareri personali, le mie analisi pelonelluovose e, più in generale, la mia consueta prolissità, per tentare di cimentarmi in una schematizzazione (almeno nelle intenzioni!) il più obiettiva, diretta e, soprattutto, lucida possibile sulla storia, la struttura, gli stili etc. delle serie sfornate da ciascuna delle cinque nazioni più in vista nel campo dei drama BL..."

Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

Ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma è queer e di fede pagana: il suo nome è Robyn Hode

"Una reinterpretazione del mito del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri che, lungi dal ridursi a un calco banalmente patinato di modernità o, per contro, a uno stravolgimento talmente radicale da trasformare l’utilizzo del nome 'Robin Hood' in una mera esca pubblicitaria, procede a una rimodulazione delle origini e delle tradizionali caratteristiche del personaggio così ispirata, così rispettosa del dato storico, così innamorata delle screziature di umanità via via ritratte, da riuscire a rivoluzionare il soggetto scelto senza mai tradirne l’essenza."

C'era una volta in Cina..., Drama, GL, Recensioni

Il (meno censurato del previsto) versante GL dei c-drama

"Quando i fans del GL – o, più semplicemente, gli spettatori alla ricerca d’interessanti rappresentazioni della femminilità queer – hanno iniziato a gioire per l’improvviso annuncio d’una serie di progetti thailandesi a tema, era già da almeno tre anni che i cinesi si cimentavano nella confezione di opere analoghe, talvolta perfino spingendosi oltre i limiti imposti dalla censura vigente in quel di Pechino..."

BL, Manhwa&KWebtoon, Manhwaga BL, Paesaggi coreani, Recensioni

Painter of the Night, Steel Under Silk, The Ghost’s Nocturne: cronaca di un parallelismo improprio

"A rivestire il ruolo di stella polare dell’universo dei manwha BL non è più, ormai, la cronaca della carriera criminale di Sangwoo e – volente o nolente – Yoonbum, bensì la vicenda di un giovane aristocratico dell'era Joseon e del pittore d'immagini erotiche innamoratosi, ricambiato, di lui.
Ne consegue, dunque, che è quest'ultima che, adesso, qualsiasi artista decida di rifarsi alla medesima epoca (caratterizzata da un'estensione temporale ampissima, peraltro, e da un'estetica ben riconoscibile, impossibile da tradire se non tramite incursioni nel campo della distopia) verrà accusato d'aver impunemente saccheggiato… e ciò a prescindere da quanto sia inevitabile, per titoli facenti capo alla stessa matrice storico-geografica, ritrovarsi colmi di copricapi, edifici, strade, finanche strutture politiche e sociali identiche."

BL, Manga&Anime, Mangaka BL, Recensioni

[Boys Love] Manga BL, gusto fantasy

“Se c’è una cosa che mi sono sempre sentita di rimproverare al filone giapponese del fumetto BL è l’ostinato rifiuto a varcare la soglia di una comfort zone composta quasi esclusivamente da aule di edifici scolastici, uffici grigiastri ricolmi di scartoffie e quartieri malfamati adibiti a teatro di sparatorie tra clan della yakuza; a dir poco saltuarie, infatti, si rivelano essere le incursioni in universi dalle connotazioni orrorifiche, fantastiche o fantascientifiche atte non a sopprimere, bensì ad arricchire, di quando in quando, quella statica alternanza fra commedie romantiche e cronache di amori criminali.
Da accanitissima divoratrice, in particolare!, di Fantasy, dunque, ho deciso di provare a stilare un elenco di alcune delle – a mio avviso – più rimarchevoli eccezioni alla suddetta regola…”

GL, Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

IL PRIORATO DELL’ALBERO DELLE ARANCE: “bisogna decostruire tutti gli stereotipi del Fantasy, affinché tutti gli stereotipi del Fantasy rimangano come sono” (semicit.)

"Ciò che emerge con evidenza fin dai primi capitoli del romanzo è come certe diramazioni del racconto siano state concepite al solo scopo di conferire al testo un’aura di complessità e un’ambizione a una generica grandezza che, tuttavia, finiscono per risolversi più in divagazioni ornamentali che in reali arricchimenti dell’intreccio."

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[Boys Love] Il fantasy e il k-pop di YUSA

"Eccessi da melò e leggerezza, culto del cliché e relativa dissacrazione umoristica: Yusa dimostra di saper dosare quasi alla perfezione ciascuno di questi elementi, così da creare composizioni che sappiano tanto di ammirazione per dei modi di fare manga tipici degli anni ‘80/’90 quanto, più imprevedibilmente, di un analitico distacco di gusto del tutto moderno."

BL, Drama, Recensioni

K-DRAMA: (tutte?) le miniserie BL

"È ormai da diversi anni che la Corea del Sud ha iniziato ad avviarsi lungo il sentiero dei drama BL, adottando per tale "esperimento" un format piuttosto lontano da quello a cui ci avevano abituato - ad esempio - giapponesi e thailandesi : quello, cioè, delle miniserie a basso budget, composte da 5 o 8 episodi dalla durata massima di una quindicina di minuti ciascuno. Una sorta di riconoscibile identità artistica, questa, che, complici diverse buone intuizioni, fa ben sperare nella possibilità che il tiro, una volta corretto in ogni sua debolezza, possa in futuro regalarci degni rivali di, perché no?, serie come la taiwanese HIStory."

C'era una volta in Cina..., Letteratura, Recensioni

Tutto ciò che credevo di sapere sulla trilogia de LA GUERRA DEI PAPAVERI prima d’iniziare a leggerla

"In un mondo in cui a cambiare sono, di volta in volta, soltanto i nomi e il colore della pelle di schiavisti malamente camuffati da liberatori o, addirittura, da eroi, l’unico amore che è possibile dispensare è quello per alcune personalità singole, leali (o forse no) alle più diverse bandiere, e non per una qualsiasi bandiera in sé."

C'era una volta in Cina..., Letteratura, Recensioni

Daughter of the Moon Goddess, tra paesaggi suggestivi e – ahimè – poco altro

"Sembra che Sue Lynn Tan ce la metta proprio tutta per impedire a chiunque si approcci al suo romanzo di entrare in risonanza con il cuore di creature esteticamente splendide, certo, inscritte in scenari lussureggianti dal sapore onirico, ma emotivamente povere, prevedibili, uguali a mille altre che le hanno precedute."

GL, Manhua&Donghua, Manhwa&KWebtoon, Recensioni

Her Shim Cheong, Moonlight Garden, Xian Chan Nu: i mondi (fantasy) del GL

"Un femminismo, quello con cui abbiamo a che fare, che suona angosciato e rabbioso, pregno di un senso di giustizia costantemente frustrato da uomini (o da donne a costoro assoggettate, consapevolmente o meno) totalmente incapaci di concepire l’identità femminile come un qualcosa di autonomo rispetto all’utile personalmente ricavabile dai ruoli, generazione dopo generazione, attribuitile; da uomini che, a ogni minima increspatura percepita nell’immagine delle già etichettate vergini, mogli, prostitute e peccatrici finiscono per reagire con violenza, impossibilitati a metabolizzare la negazione di quegli equilibri sociali da sempre considerati inamovibili e assoluti."

Manga&Anime, Medioevo e dintorni, Recensioni, Shoujo

REQUIEM OF THE ROSE KING: “In England you have had centuries when words are totally divorced from truth.

"La natura di donna, identificata fin dall’infanzia nel viso e nei terrificanti moniti di una madre crudele, agli occhi di Richard (di cui l’autrice riesce con encomiabile maestria a concretizzare anche visivamente la prospettiva, ricorrendo a claustrofobiche metafore aventi come protagonisti alberi cavi, torri solitarie, foreste di rovi avviluppate in roghi fatali) finisce puntualmente per manifestarsi nei panni della strega, della Salomè che chiede in dono la testa di Giovanni Battista, della terribile Eva le cui lusinghe finiscono per condurre l’umanità alla rovina."

C'era una volta in Cina..., Letteratura, Recensioni

SHE WHO BECAME THE SUN: ruoli e identità di genere secondo Shelley Parker-Chan

"Così, mentre osserviamo una ragazzina indossare i panni del fratello morto, trascorrere l’adolescenza in un monastero e, infine, scegliere il movimento ribelle dei Turbanti Rossi come strada lungo cui perseguire le proprie ambizioni, facciamo la conoscenza anche di un giovane che, dopo aver preferito il dolore e l'umiliazione della castrazione a una morte che gli avrebbe impedito di vendicare lo sterminio della sua famiglia, si ritrova a ricoprire il ruolo di fidato (nonché temutissimo, a dispetto del disprezzo comunque riservatogli a causa della sua condizione di eunuco) braccio destro di Esen, figlio del principe mongolo che proprio di quello sterminio era stato artefice.
Ed ecco emergere qui, tramite il parallelismo fra queste figure parimenti straziate, l’asse portante di un racconto prefissatosi di dire qualcosa in più, a proposito della natura umana, rispetto a quanto evincibile da una mera, giusto un po’ fantasiosa riscrittura di un evento storico."

Manga&Anime, Recensioni, Shoujo

Le apocalissi di Yumi Tamura

"Se c’è una cosa che Yumi Tamura sembra essere quasi cronicamente incapace di fare (nonostante ella, nel corso della sua lunga e tuttora fiorente carriera, si sia dimostrata in grado d’esplorare con sorprendente originalità i generi narrativi più disparati) è di concludere una storia senza, nel processo, distruggere il mondo."

Manga&Anime, Medioevo e dintorni, Recensioni, Shoujo

Baraou No Souretsu: cala il sipario sull’Enrico VI

"Il capitolo 30 sancisce, di fatto, la morte non d’uno soltanto, ma d’entrambi gli eroi (negativi e positivi assieme, insieme) di quest’epopea fantasy i cui fantasmi, quelli veri, quelli nascosti fra i rovi che dilaniano la psiche dei due sovrani, non trovano che una pallida incarnazione nella Jeanne d’Arc che, di tanto in tanto, scioglie le corde che la tengono prigioniera, salta giù dal patibolo, fugge via dalla foresta e corre a ridere come una matta all’orecchio della strega della Casa di York."

Manga&Anime, Recensioni, Scorci d'Età Vittoriana, Shounen

Kuroshitsuji – capitolo 138 e dintorni

"Il modello allegorico di riferimento è, chiaramente, uno dei più classici: la partita a scacchi con la Morte, il duello mentale e verbale fra la creatura ultraterrena dotata di poteri sconfinati e l’essere umano che, dalla propria, ha unicamente l'intelletto e quella sorta di fortunata spregiudicatezza concessa, talvolta, dalla disperazione."