Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

Le spade e le stregonerie del “Nightrunner” di Lynn Flewelling

"Il nome di Lynn Flewelling, associato alla fama riscossa dall’ottalogia degli anni ’90 nota come saga di Nightrunner, ha sempre costituito la ricorrenza più intrigante, quella indicata ovunque come punto di partenza privilegiato per qualsiasi esplorazione sul tema – tema in rapporto al quale molte delle odierne stelle del Fantastico LGBTQ+ avrebbero finito, più o meno consapevolmente, per seguirne le orme."

Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

Ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma è queer e di fede pagana: il suo nome è Robyn Hode

"Una reinterpretazione del mito del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri che, lungi dal ridursi a un calco banalmente patinato di modernità o, per contro, a uno stravolgimento talmente radicale da trasformare l’utilizzo del nome 'Robin Hood' in una mera esca pubblicitaria, procede a una rimodulazione delle origini e delle tradizionali caratteristiche del personaggio così ispirata, così rispettosa del dato storico, così innamorata delle screziature di umanità via via ritratte, da riuscire a rivoluzionare il soggetto scelto senza mai tradirne l’essenza."

GL, Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni

IL PRIORATO DELL’ALBERO DELLE ARANCE: “bisogna decostruire tutti gli stereotipi del Fantasy, affinché tutti gli stereotipi del Fantasy rimangano come sono” (semicit.)

"Ciò che emerge con evidenza fin dai primi capitoli del romanzo è come certe diramazioni del racconto siano state concepite al solo scopo di conferire al testo un’aura di complessità e un’ambizione a una generica grandezza che, tuttavia, finiscono per risolversi più in divagazioni ornamentali che in reali arricchimenti dell’intreccio."

Manga&Anime, Medioevo e dintorni, Recensioni, Shoujo

REQUIEM OF THE ROSE KING: “In England you have had centuries when words are totally divorced from truth.

"La natura di donna, identificata fin dall’infanzia nel viso e nei terrificanti moniti di una madre crudele, agli occhi di Richard (di cui l’autrice riesce con encomiabile maestria a concretizzare anche visivamente la prospettiva, ricorrendo a claustrofobiche metafore aventi come protagonisti alberi cavi, torri solitarie, foreste di rovi avviluppate in roghi fatali) finisce puntualmente per manifestarsi nei panni della strega, della Salomè che chiede in dono la testa di Giovanni Battista, della terribile Eva le cui lusinghe finiscono per condurre l’umanità alla rovina."

Letteratura, Medioevo e dintorni, Recensioni, Scorci d'Età Vittoriana

DRACULEA (ABEditore), consigliato a chiunque non beva mai… vino

"È quantomai facile, nello sfogliare uno qualsiasi dei volumi pubblicati dalla ABEditore, avvertire la sensazione di ritrovarsi fra le mani un oggetto sfuggito, per errore o per dispetto, a un'epoca remota, rimasto intrappolato fra le pieghe di un tempo estraneo: lo scenario a esso più congeniale sembra infatti prender forma, piuttosto, in una piccola, silenziosa libreria ottocentesca aperta su un vicolo fuligginoso, in cui una nobildonna si stia contegnosamente divertendo a cercare, fra gli scaffali più polverosi, un tomo contenente le risposte ai suoi quesiti superstiziosi o al suo bisogno di uno svago un po' meno formale del solito."

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Baraou No Souretsu: cala il sipario sull’Enrico VI

"Il capitolo 30 sancisce, di fatto, la morte non d’uno soltanto, ma d’entrambi gli eroi (negativi e positivi assieme, insieme) di quest’epopea fantasy i cui fantasmi, quelli veri, quelli nascosti fra i rovi che dilaniano la psiche dei due sovrani, non trovano che una pallida incarnazione nella Jeanne d’Arc che, di tanto in tanto, scioglie le corde che la tengono prigioniera, salta giù dal patibolo, fugge via dalla foresta e corre a ridere come una matta all’orecchio della strega della Casa di York."