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Ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma è queer e di fede pagana: il suo nome è Robyn Hode

"Una reinterpretazione del mito del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri che, lungi dal ridursi a un calco banalmente patinato di modernità o, per contro, a uno stravolgimento talmente radicale da trasformare l’utilizzo del nome 'Robin Hood' in una mera esca pubblicitaria, procede a una rimodulazione delle origini e delle tradizionali caratteristiche del personaggio così ispirata, così rispettosa del dato storico, così innamorata delle screziature di umanità via via ritratte, da riuscire a rivoluzionare il soggetto scelto senza mai tradirne l’essenza."